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domenica 29 maggio 2016

Donne che odiano le donne

Ho scritto e riscritto il titolo di questo post diverse volte. Alla fine, il titolo più incisivo, più calzante, e se volete, più offensivo - perchè sono sicura, qualcuna che interpreterà erroneamente questo post ci sarà - è questo (mi perdoni Stieg Larsson) e vi dico perchè. In questi giorni la blogger "Mamme a spillo", al secolo Valentina Piccini, è stata presa di mira su Instagram per aver postato una foto in cui allatta il suo bimbo appena nato, mentre è al ristorante. Un'immagine familiare, naturale, positiva, di una mamma che nutre il suo bambino, e lo fa anche in un luogo pubblico, testimoniando che quando nasce un figlio non bisogna chiudersi in casa se si allatta, bensì fare tutto ciò di cui si ha voglia: anzi, a mio parere, allattare, se si puó, è più comodo che portarsi dietro vari aggeggi. Insomma, potrei stare ad enumerare i pregi di questa foto e del suo significato per una buona mezz'ora, ma mi fermo qui. Come me tante ragazze, mamme, nonne, zie, amiche, hanno trovato questo gesto naturale, altre donne (anche qualche uomo), lo hanno definito "esibizionismo", lo hanno trovato volgare, ostentato, insomma tutto ciò che non voleva essere e in realtà non è. Ora, a Valentina, queste frasi non hanno fatto nulla, anzi grazie a quello che sa fare meglio, cioè scrivere, ha parlato della cosa suscitando la faccenda a livello nazionale, e chissà, magari tra qualche giorno, internazionale. Tutto questo polverone perchè purtroppo, per quanto vogliamo fare le paladine del mutuo sostegno, le solidali, le amiche, in realtà siamo brave solo a criticare, mi metto nel mucchio perchè trovo che criticare sia una delle cose in cui il genere femminile eccelle. Caratteristica che, con l'avvento della rete, ha assunto connotati molteplici e agghiaccianti. Dapprima con i troll sui forum, poi con gli haters, "odiatori" professionali (con la battuta velenosa a portata di mouse), di personaggi più o meno famosi o noti. Si tratta certamente sia di uomini che di donne, molte volte anche donne che si fingono uomini sotto falsi nickname e nomi utente, ma ciò che mi sconvolge di più è che siano, nella stragrande maggioranza dei casi, donne che criticano altre donne, la cui colpa quasi sempre è quella di essere belle, famose, simpatiche, e chi più ne ha più ne metta...ovvero tutto ciò che chi sta dall'altro lato dello schermo non è, essendo semplicemente guidati/e dall'invidia, mascherata da profonda sincerità. Ora, cosa volete gliene importi a un'attrice, o una top model se la criticate perchè ha un brutto taglio di capelli? Naturalmente nulla! Diverso è il caso in cui oggetto dell'offesa sia l'essere madre, o peggio, il proprio bimbo, colpevole di essere bruttino! Com è successo e succede ogni volta che Bianca Balti posta una foto della sua seconda bimba Mia, rea, secondo alcune Social-erinni, di non essere bella come la madre. E non è l'unico caso: la showgirl Elena Santarelli è stata criticata perchè tira il latte e usa anche quello artificiale, Eva Riccobono perchè allatta ancora il suo bimbo di 22 mesi...etc...etc...mi chiedo, cosa ci guadagnino certe persone a scrivere questo tipo di cattiverie sui social?! In special modo perchè, nella vita reale queste "cyber-bulle" non avrebbero il coraggio di dire la propria, neanche se costrette. Questo "fegato" che avete nello scrivere, potreste invece mostrarlo in altri campi e non avreste che da guadagnarci. Keep calm and  #normalizebreastfeeding 



giovedì 19 maggio 2016

In giro per castelli

Quando ci siamo trasferiti in Lombardia (da Roma) tre anni fa, né io né mio marito conoscevamo questi luoghi, così ci siamo ripromessi di studiarne le origini e visitarli, un po' alla volta tutti. Oggi vi porto a fare un giro a Pavia!

Per l'occasione mi è tornato utile il libro di Philippe Daverio "La buona strada. 125 passeggiate d'autore in Lombardia e dintorni", un testo che sotto forma di schede accompagna i lettori a spasso per i tesori del milanese e oltre.

Prima tappa l'immenso Castello Visconteo, con annessi giardini, un vero paradiso. Pensate che all'interno ogni anno ospita diverse iniziative: al nostro passaggio c'era la mostra mercato Fiori e Frutti, un tripudio di piante e fiori e prodotti da agricoltura biologica da acquistare a km zero.




Dopo un giro ai giardini siamo andati in centro: dove ha sede la storica pellicceria Annabella...e tanti altri bellissimi negozietti...che a spasso con un toddler non si possono visitare...

Per pranzo ci siamo fermati in una locanda deliziosa "La Posta", abbiamo mangiato tagliatelle fatte in casa al pomodoro e risotto al radicchio e certosa.




Dopo pranzo, Davide si è concesso un bel pisolino, così abbiamo proseguito la nostra gita verso il comune di Certosa, dove si trova la Certosa di Pavia, uno dei più importanti monumenti nazionali. Voluta nel 1390 da Gian Galeazzo Visconti, fu completata circa due secoli dopo. È particolare per i suoi numerosi bassorilievi, Daverio la definisce un'opera all'uncinetto, per via delle lavorazioni a motivo floreale. 
Oggi ospita un convento di suore. Un luogo magico: passeggiando per il parco sembra quasi di tornare indietro nel tempo e sentire gli zoccoli dei cavalli dei gentil'uomini del tempo!
 
Se vi è piaciuto questo giro, lasciatemi pure un commento e arrivederci alla prossima!

AbsolutelyFrivolous

Dimenticavo...se decidete di fare un giro così, scarpe comode! Io indossavo delle comodissime ballerine blu in nabuk di pennyblack, ma mi si sono cotti i piedi!

Outfit

Io: t-shirt e giacca ZARA
Jeans e borsa Liu Jo

Davide: tutto Sergent Major scarpe Primigi

lunedì 2 maggio 2016

Una signora chic

Gli uomini non capiscono niente di moda,  salvo rare eccezioni, la maggior parte di essi ha difficoltà a distinguere modelli e tessuti, figuriamoci a capire le tendenze...naturalmente senza generalizzare troppo, mi riferisco ai mariti/compagni reali, cosidetti maschi medi. Non Dolce e Gabbana o Alessandro Dell'Acqua...per citarne alcuni.

Qualche settimana fa ho preso una giacca lunga a motivo etnico, come se ne vedono da un po' in giro. 

Domenica scorsa, non ieri che il tempo era bruttissimo, l'ho indossata, e questo è il risultato:
Volete sapere come ha commentato mio marito? "Sembri una di quelle signore chic con la puzza sotto al naso..." - e non poteva farmi complimento migliore! Era proprio quello che volevo! Scherzi a parte, mi fa piacere abbia notato il lato chic, di questa giacca che ha definito simpaticamente da "pastore indiano". Non temete non l'ho picchiato, anzi apprezzo i suoi sforzi sul tema abbigliamento.

Voi cosa ne dite vi piace?

Indossavo: Giacca MANGO
                  Blusa ZARA
                  Pantaloni MARELLA
                  Decollete 1678
                  Occhiali PRADA 
Il Medaglione con orologio vintage era di mia madre, che me l'ha gentilmente ceduto.